Sostegno, coinvolgimento attivo, formazione, ma soprattutto il riconoscimento formale del ruolo e delle competenze del caregiver come attore indispensabile, a 360 gradi, all’interno della rete del percorso di cura e assistenza. Questi, in estrema sintesi, gli elementi che, se già caratterizzano in prima battuta la Legge Regionale n.2 del 2014, “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver famigliare”, emergono in modo marcato dalle sue Linee Attuative, emanate tra i mesi di giugno e luglio dalla Regione Emilia-Romagna.
Nel documento sono evidenziati le indicazioni e gli orientamenti cui i Servizi (Sociali, Sanitari e Sociosanitari, sono chiamati a dare applicazione, ciascuno all’interno del rispettivo mandato istituzionale, anche attraverso il coinvolgimento attivo del Terzo Settore.
In particolare, per quanto riguarda le Aziende Sanitarie, sono specificate le aree di intervento in cui occorre prevedere azioni di sostegno al caregiver, quali, per fare alcuni esempi, possono essere:
l’ Assistenza Territoriale, in diversi setting (come le Case della Salute), all’interno di servizi dedicati (a livello di Assistenza Domiciliare), in settori specifici (Salute Mentale), l’ Assistenza Ospedaliera, in percorsi come le Dimissioni protette:
la Sanità Pubblica.
Si fa riferimento pertanto a un coinvolgimento attivo del Caregiver nella definizione dei Piani Assistenziali Individuali, nella partecipazione ad iniziative di informazione, formazione e aggiornamento, di promozione dell’empowerment di pazienti e familiari attraverso l’Auto Mutuo Aiuto, di prevenzione e promozione della salute, di misure di sostegno concreto a livello sociale e lavorativo.
Il caregiver familiare è definito, a livello normativo, come “la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura nell’ambito del piano assistenziale individualizzato (di seguito denominato PAI) di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunque di necessità di ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé”.
La Legge Regionale ha previsto anche l’istituzione di azioni pubbliche di sensibilizzazione a favore del Caregiver. Il mese di maggio è infatti dedicato a queste figure, e, in particolare, ogni Azienda Sanitaria è chiamata a organizzare, nell’ultima settimana del mese, una “Giornata del Caregiver”.
Articolo tratto da: www.ausl.bologna.it
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