La situazione di emergenza determinata da Covid 19 ha impattato e impatta su tutta la popolazione e le famiglie, ma i suoi effetti sono stati particolarmente devastanti ove già erano presenti condizioni di fragilità, disabilità, non autosufficienza e ove l’assistenza era già pesantemente a carico del caregiver familiare.
In tali contesti la fatica e lo stress del caregiver, già “cronicamente” presenti, sono stati amplificati dal venir meno di servizi di assistenza quali i centri diurni ed i laboratori occupazionali. In tale ambito ha preso corpo l’emendamento al Disegno di Legge Rilancio – a firma dell’On. Lisa Noja (IV) , Elena Carnevali (PD), Massimo Enrico Baroni (5 Stelle) – approvato in Commissione Bilancio della Camera venerdì 3 luglio.
Tale emendamento riconosce i servizi di cui all’art 22 comma 4 delle Legge 328/2000 (servizio sociale professionale e segretariato sociale per informazione e consulenza al singolo e ai nuclei familiari, servizio di pronto intervento sociale per situazioni di emergenza personale o familiare, assistenza domiciliare, strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociale,
centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario), quali servizi pubblici essenziali in quanto volti a a garantire il godimento di diritti alla persona costituzionalmente tutelati.
Diritti quindi, e relativi servizi, non sospendibili in situazioni di emergenza quali il lockdown. CARER-Associazione dei Caregiver Familiari dell’Emilia Romagna-considera l’approvazione di tale emendamento un evento di grande rilievo nel percorso di riconoscimento dei diritti di chicome le persone disabili o non autosufficienti- necessita di assistenza e di chi assolve compiti di cura in ambito familiare.
In tale ottica ritiene essenziale che si riprenda, accelerandolo e rimarcando l’importanza dei servizi per la persona assistita e per la conciliazione del caregiver familiare, l’iter legislativa inerente il DdL 1461 sul riconoscimento e la valorizzazione del caregiver familiare. L’emergenza COVID 19 ha dimostrato l’assoluta urgenza di riconoscere il ruolo di cura familiare, di garantire i servizi per le persona disabili e non autosufficienti, di investire su servizi a sostegno della domiciliarità, della conciliazione, dell’alfabetizzazione digitale. Su tali obiettivi l’Associazione ribadisce il fermo intento di agire e supportare l’azione
parlamentare e di governo.