Che Carpi sia città-laboratorio sul tema caregiver ormai è noto a molti, grazie anche al crescente interesse dei media nazionali per le attività promosse e organizzate – con il costante sostegno dell’Unione delle Terre d’Argine – dalla cooperativa sociale Anziani e non solo. Ma forse pochi sanno come il nostro territorio sia arrivato a essere la culla delle iniziative a favore dei caregiver, ossia di chi per ragioni affettive assiste (‘dà cura a’) persone non autosufficienti.
Infatti, se oggi l’Emilia-Romagna ha una legge regionale – prima in Italia – e se il Parlamento sta lavorando a una legge quadro, è perché nel 2009 Anziani e non solo, con il sostegno dell’amministrazione comunale di Carpi, organizzò un primo corso destinato ai familiari: “sulla
base dell’esperienza fatta e guardando a buone pratiche britanniche – racconta la direttrice di Anziani e non solo Loredana Ligabue – realizzammo un progetto europeo mirato sulla questione dei caregiver”.
Nacque così, nel 2011, il primo Caregiver Day, cui fu invitata Madleine Starr, dell’organizzazione inglese Carer Uk. Condivisa l’importanza del fenomeno – si stima siano 3,5 milioni in Italia coloro che si prendono cura di un familiare – s’iniziò a pensare a una normativa regionale: cominciò l’allora consigliera Palma Costi, presentando una risoluzione; si continuò il lavoro con Paola Marani, che depositò la proposta. Il Consiglio regionale approvò così la legge numero 2 del 2014, intitolata Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare
(persona che presta volontariamente cura e assistenza). Lo scioglimento anticipato dell’Assemblea legislativa regionale ha rallentato un po’ l’iter, ora concluso con le linee attuative, presentate dalla VicePresidente della Giunta Elisabetta Gualmini, proprio nell’ambito del Caregiver Day il 19 maggio scorso.
Questa legge è diventata l’esempio virtuoso da cui muovono sia i testi di altre regioni, sia le proposte presentate dal Pd, primi firmatari, rispettivamente, il modenese Patriarca alla Camera e il sardo Angioni al Senato.
Nel frattempo il Caregiver Day-Mi prendo cura di te è cresciuto per contenuti e collaborazioni: nel 2017 è arrivato alla settima edizione, e non dura più un giorno ma per quasi tutto il mese di maggio ormai, coinvolgendo oltre all’Unione dei Comuni anche la Regione, l’Azienda Usl e il Carer per proporre convegni, corsi di formazione, incontri, proiezioni – tutti gratuiti – in vista dell’ultimo sabato di maggio, che la
legge emiliano-romagnola ha individuato come Giornata regionale del caregiver, e che è il giorno del convegno principale.
“Carpi e l’Unione delle Terre d’Argine – spiega Alberto Bellelli, assessore alle Politiche sociali dell’ente associato – in questa nuova frontiera del welfare hanno giocato e giocheranno sempre di più un ruolo di primo piano, investendo non solo risorse economiche ma anche dando vita a nuovi percorsi e nuove professionalità, che in una società che invecchia non potranno che dare adeguato sostegno a chi interverrà in futuro in ambito pubblico e privato nel campo dei servizi sociali ed assistenziali”.
Fonte: Carpicittà Giugno 2017